DAVID ALLRED – Baba Bruloakr
(Self Released, 2020)
Nel volgere di pochi mesi, David Allred ha rilasciato in formato digitale dapprima la raccolta di strumentali “Night Light” e quindi il mini album di sketch pianistici “Beam”, che si concludeva con un unico brano cantato. Proprio da quest’ultimo riparte il prolifico polistrumentista statunitense per documentare attraverso le canzoni un diario di viaggio che oltre a varie tappe americane ha toccato l’Inghilterra e la Lettonia, esplicitamente richiamata nel titolo di un brano e nell’immagine di copertina.
Nelle dodici agili tracce che formano “Baba Bruloakr” (solo due superano di poco i quattro minuti) si ritrova tutta la naturalezza di scrittura e composizione di Allred, affinata in una ormai lunga teoria di uscite discografiche, che coniugano delicatezza cantautorale e arrangiamenti cameristici calati in ambientazioni di sospesa ricercatezza. Con la sola apparizione dell’amico Peter Broderick in un brano, tutto il lavoro è stato scritto e suonato da Allred, che con la consueta scioltezza imbraccia chitarra e violino, dosa field recordings e note pianistiche. Proprio il pianoforte si colloca al centro del lavoro, accompagnando ballate di sommessa delicatezza e dispensando austere linee armoniche in interludi dalle atmosfere gentilmente crepuscolari.
Con pochissime eccezioni (il vivace strimpellar di corde di “Basketball”), “Baba Bruloakr” si attesta su registri espressivi dai contorni perennemente sfumati, che ben rappresentano l’agrodolce malinconia e il sottile spaesamento del viaggio, lo stesso nel quale si lascia accompagnare un musicista che in ognuna delle proprie frequenti uscite si dimostra sempre più completo e sensibile.