WILL SAMSON
Active Imagination
(Human Chorus, 2022)*
Trascorsi ormai oltre dieci anni dall’inizio dell’attività artistica sotto il proprio nome (dopo i visionari esordi atmosferici come Himalaya), Will Samson sembra aver trovato una stabilità personale e creativa, che tuttavia non rinnega il composito ventaglio di esperienze e ispirazioni che ne hanno caratterizzato il percorso, in frequente alternanza ricerca ambientale, sonorità elettroniche e scrittura di canzoni dall’indole trasognata.
“Active Imagination” dimostra invece come dall’insediamento in Portogallo e dall’inedita elaborazione in uno studio di registrazione professionale siano scaturiti nove brani articolati e compiuti come non mai. Merito senz’altro del contesto, dei mezzi a disposizioni e di un nutrito gruppo di collaboratori, ma anche e soprattutto della lucida consapevolezza con la quale Samson pennella canzoni dai contorni sofficemente vaporosi, che con grande levità affrontano tematiche introspettive e identitarie.
Meno incentrato sulle manipolazioni analogiche, bensì caratterizzato da smussate ritmiche “concrete” ed elettroniche, il lavoro pennella una sequenza di ariosi paesaggi sonori, rifiniti dagli arrangiamenti d’archi di Beatrijs De Klerck, dalla tromba di David Allred e dai ricami vocali di Rachael Dadd, sulle quali si adagiano armonie dal passo serafico, induttive di elevazioni… dolcemente immaginifiche.
*disco della settimana dal 2 all’8 maggio 2022