DAVID JOHN FITZPATRICK
You Are Ours
(Pegdoll, 2022)*
Benché tecnicamente si tratti di un debutto, “You Are Ours” è un lavoro che viene da lontano, quanto meno in senso creativo ed espressivo. Negli ultimi dieci anni, David John Fitzpatrick ha pubblicato quattro lavori sotto l’alias Les Étoiles, tutti caratterizzati da un sommesso romanticismo fuori dal tempo, condensato in canzoni in penombra, emesse con estremo understatement dalla countryside tra Inghilterra e Galles della quale è originario.
Il legame con la sua precedente esperienza è evidente fin dalla scaletta del nuovo lavoro, che comprende una nuova versione di un brano già edito (“Another Year”), riarrangiato in veste ancor più minimale. Al mutare della denominazione, non mutano infatti le coordinate stilistiche del musicista inglese, che predilige muovere sempre da melodie pianistiche al rallentatore per costruire le proprie compassate meditazioni su temi che in “You Are Ours” sono diventati pienamente “adulti”, in coerenza con la sua biografia recente di marito e padre.
Gli arrangiamenti d’archi, gli iterativi impulsi organici e le sospensioni atmosferiche di Eric Loveland Heath apportano alle canzoni di Fitzpatrick connotati ulteriormente riflessivi e romantici, che ne enfatizzano la misurata poetica dei testi e la confidenziale placidità di interpretazioni baritonali, quasi sottovoce. Pur presentando il lavoro un mood costante, la combinazione di tali elementi ne definisce una varietà di sfumature che paiono provenire tutte da un tempo rallentato e alieno, scandito soltanto dai moti di uno spazio interiore estremamente vivo e di rara sensibilità.
*disco della settimana dal 15 al 21 agosto 2022