MONOCHROMIE – Winter
(Self Released, 2014)
Come sempre più spesso avviene nel caso di artisti dediti alla costruzioni di intensi paesaggi emozionali, anche per il compositore francese Wilson Trouvé è giunto il momento di spogliarsi di ogni ulteriore sovrastruttura strumentale e produttiva per affidare al solo pianoforte un’espressione di scarna immediatezza.
È proprio quel che avviene nelle nove parti, contrassegnate soltanto dal numero progressivo delle tracce, nelle quali si articola “Winter”, prima raccolta di piano solo dell’artista francese, realizzata in un breve lasso di tempo durante lo scorso autunno. Il senso della transizione stagionale si percepisce infatti in maniera distinta nelle brevi miniature firmate Monochromie, che dei caratteri distintivi del progetto artistico conservano intatto un senso di arioso divenire, condensato in una durata media inferiore ai tre minuti a brano.
La concisione appare evidente portato dell’opzione stilistica di Trouvé, che in luogo di rade cadenze minimali ha impostato la propria descrizione dell’inverno su una serie di vibranti intarsi melodici in incessante avvicendamento. Nonostante passaggi di spiccato dinamismo, nei quali le note tendono a sovrapporsi le une alle altre in maniera vorticosa (quasi una declinazione in scala della “continouos piano music” di Melnyk), i paesaggi sonori di “Winter” risultano in prevalenza dotati della fragile bellezza di un cristallo di neve, ma non per questo privi di consistenza.
Anzi, è proprio la sensazione di calda corporeità promanante dall’intero lavoro a sorprendere nella colonna sonora invernale elaborata da Trouvé, che della stagione fredda non si è limitato a cogliere gli aspetti atmosferici ma ha preferito descrivere le confortevoli sensazioni del rifugio nel tepore dei sentimenti umani più autentici.
music won't save you 