SEAMUS O’MUINEACHAIN – Seamus O’Muineachain
(Psychonavigation, 2012)
Seamus O’Muineachain è un giovane compositore proveniente dalla fervida cittadina irlandese di Galway, che già ha avuto modo di segnalarsi in patria attraverso un Ep dalla distribuzione limitata e alcune performance dal vivo in manifestazioni locali.
La connazionale Psychonavigation – etichetta specializzata in proposte sperimentali e neoclassiche – ne ospita adesso il primo album omonimo, composto da dieci brevi pièce pianistiche, nelle quali il ventiquattrenne irlandese offre una significativa rassegna delle sue qualità. Nella mezz’ora del lavoro, O’Muineachain non si limita infatti a saggi di un minimalismo in crescendo emozionale, mostrando invece una buona dimestichezza con riverberi solenni e frammenti di field recordings che aggiungono profondità a melodie già di per sé in grado di catturare l’attenzione.
Così, quasi senza soluzione di continuità, lungo tutto il disco si susseguono istantanee da colonna sonora, rifinite da un piglio sapiente, privo di cedimenti alla banalità, ma in grado di dipingere in punta di dita bozzetti emozionali di per sé autosufficienti, ancorché suscettibili di un ulteriore sviluppo. L’estrema concisione (tutte le pièce si collocano a cavallo dei tre minuti di durata) è senz’altro un pregio dal punto di vista espressivo, ma talora nel corso dei brani resta la sensazione che O’Muineachain possa essere capace di composizioni più articolate, magari ulteriormente elaborate nella direzione “modern classical” dei vari Library Tapes e Ólafur Arnalds, o verso il miniaturismo ambientale di Matthew Cooper.
Di certo, questa prima testimonianza su disco di Seamus O’Muineachain è già un gran bel sentire per tutti coloro che non cessano di farsi rapire dalla semplice magia delle note di pianoforte.
Disponibile in formato digitale e in sole cento copie fisiche su cd-r.