SO MUCH LIGHT – Supine/Spellbound
(Self Released, 2012)
Poco più di vent’anni, una faccia da ragazzino e già una discreta esperienza alle spalle nella band math-rock di Sacramento denominata The Speed Of Sound In Seawater, per il riccioluto Damien Verrett è già tempo di cimentarsi in un autonomo progetto solista, che differisce in maniera sostanziale dal terreno stilistico battuto finora.
In So Much Light, infatti, il giovane californiano rivela una vena cantautorale tutt’altro che banale, fatta di melodie definite ma irregolari e completata da arrangiamenti di archi e fiati grazie il contributo di una lunga serie di collaboratori. Sarà per il comune retroterra o per il timbro vocale alto e sofferto, ma ascoltando “Supine/Spellbound” viene spontaneo ripensare a quanto di buono realizzato da Mike Kinsella nelle vesti di Owen. Al di là delle evidenti analogie, nelle dieci tracce comprese nel lavoro Verrett dimostra una personalità sorprendente, espressa tanto in un songwriting impetuoso ma dalla spiccata sensibilità armonica quanto in un suono che coniuga orchestrazioni cameristiche sapienti e misurate con uno stile chitarristico niente affatto classico, evidente eredità della sua precedente esperienza artistica.
L’album risulta così una brillante sequenza di bozzetti personali estremamente lucidi (“I’m not afraid of ghosts, I think it’s you I fear the most” canta Verrett nel brano d’apertura), che da un lato evidenziano le nervose segmentazioni ritmiche e le sofferte torsioni interpretative di “Abandoned Hospital Island” e di “That Hollow Home”, rivelando dall’altro la delicatezza impressionistica dei florilegi da camera “’90s High School Party” e “Chiarina”, nonché compiuti saggi di essenzialità acustica in “Coarse Gold Girls” e “Hitching Post Bound”.
Da una tale versatilità, peraltro unita ad estrema naturalezza, si evince una personalità invidiabile data l’età e la recente dimestichezza di Verrett con la scrittura di canzoni e melodie. Se queste sono le premesse del suo nuovo progetto, gli si può pronosticare un futuro davvero radioso.
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