THE STAR PILLOW – Fattore Ambientale
(Self Released, 2012)
Progetto del chitarrista Paolo Monti, al terzo lavoro The Star Pillow si avvale della collaborazione del pianista Federico Gerini per completare con frammenti melodici le intersezioni tra texture costituite da loop e riverberi.
Come lo stesso calembour del titolo rivela, “Fattore Ambientale” è un viaggio sonoro, dalla durata di oltre un’ora, pennellato attraverso l’espansione di bozzetti densi di suggestioni cinematiche sotto forma di morbide coltri ambientali. La musica di The Star Pillow non mira tuttavia a una stasi ipnotica, bensì innesta su diffuse evanescenze di base tutta una serie di elementi ritmici e lievi correnti distorsive, rispetto ai quali il pianoforte di Gerini si colloca quale ulteriore complemento, più spesso secondo un compunto registro jazzistico che non in funzione di minimalismo dai contenuti emozionali.
Eppure, tanto in “Northern Lights” quanto nel brano che dà il titolo al lavoro, dominandolo letteralmente con i suoi ben ventisei minuti (!), le note pianistiche alimentano notturni onirici, mentre altrove (“Mindfulness”) si tramutano in stille dai riflessi oscuri. La varietà di tali registri armonici corrisponde a quella del chitarrismo di Monti che, anche attraverso l’utilizzo di archetto ed e-bow, produce note in prevalenza morbide, pur non aliene da trasformazioni contemplanti torsioni più ruvide e austere profondità ambientali.
Al di là dei dichiarati riferimenti, tra gli altri, a Badalamenti e Nyman, il lavoro offre numerosi scorci immaginifici, che, soprattutto nei passaggi più vaporosi e in quelli completati da pulsazioni elettroniche riconoscibili, potrebbe riecheggiare le suggestioni nordiche di Sigur Rós e The Album Leaf.
Nonostante qualche lungaggine e l’apparente senso di freddezza delle ultime tracce (quasi come se la mastodontica title track avesse svuotato le energie emotive dei due musicisti), tutto quanto sopra evidenziato induce a considerare “Fattore Ambientale” un’opera meritevole di interesse, in particolare per la sua non banale declinazione di musica…ambientale, che miscela cadenze jazzy e segmentazioni ritmiche con una sperimentazione peraltro aliena dalla diffusa pratica dell’iterazione.