VITALY BESKROVNY – Highway
(Twice Removed, 2013)
A riprova di come le propaggini orientali del continente europeo siano terreno fertile per musicisti di stampo sperimentale e/o neoclassico, ecco un’altra interessante proposta proveniente dall’Ucraina, dopo quelle di Oleksil Sakevych (Endless Melancholy) e Yuri Lugovskoy. Si tratta di Vitaly Beskrovny, compositore completamente autodidatta che da un paio d’anni a questa parte ha cominciato a distribuire liberamente in rete le sue creazioni in larga misura incentrate sul pianoforte.
L’ultima di queste, “Highway”, ha catturato l’attenzione dell’etichetta Twice Removed, che l’ha pubblicata in formato fisico limitato a cinquanta copie numerate.
Pur incentrati sull’ormai consolidata formula che unisce note pianistiche e detriti elettronici minimali, gli undici brani dei quali si compone il lavoro sfuggono, per genesi, a speculazioni di carattere accademico e, per esecuzione, a facili suggestioni emozionali.
L’immediatezza delle composizioni di Beskrovny si manifesta così in un fragile equilibrio il cui costante flusso restituisce fedelmente l’idea del viaggio sottesa ad “Highway”, attraverso una pluralità di fragili scorci elettroacustici, nei quali le note del pianoforte vengono non solo espanse attraverso echi e costellate da pulviscolari impurità di registrazione, ma anche rifinite da un corollario elettroacustico che alimenta il carattere iterativo senza depotenziarne le fragili armonie.
Per quanto sia impresa ardua per chiunque esprimere qualcosa di radicalmente inedito nel campo della “experimental piano music”, la sua declinazione operata da Vitaly Beskrovny in “Highway” appare dotata di una personalità sufficiente riscontrarvi non solo un piacevole ascolto da sottofondo ma un lavoro da assaporare nelle sfumature di luce, colore e atmosfera di un viaggio tra paesaggi di quieta e distante malinconia.