HAKOBUNE – Dead Leaves Crumble
(Dronarivm, 2013)
Le due tracce di un quarto d’ora di durata ciascuna, destinate da Takahiro Yorifuji alla serie di cassette della russa Dronarivm, vedono il prolifico artista giapponese impegnato in un’ulteriore rarefazione del suo minimalismo ambientale.
I placidi paesaggi di Hakobune appaiono infatti completamente sublimati lungo le avvolgenti spire di impalpabili layers chitarristici che percorrono i due brani di “Dead Leaves Crumble”.
Quasi a voler catturare l’incorporeo volteggiare evocato dal titolo, Yorifuji orchestra toni ed esili riverberi in forma di tenui soffi ambientali le cui frequenze estremamente basse inducono una trance ipnotica ma tutt’altro che statica.
I loop incrementali del lato d’apertura, “Salvia Greggi Broken” fluttuano infatti come una carezzevole marea in ascesa, mentre la title track del secondo lato si abbandona a reiterate propulsioni di una brezza nella quale perdersi dolcemente. Per abbandonarsi a sogni di completa decompressione fisica e mentale.