hakobune_watching_the_prescribed_burnHAKOBUNE – Watching The Prescribed Burn
(Pure Wave Recordings, 2013)

Nuove iniziative discografiche si moltiplicano, in ogni parte del mondo, per tener vivo il piacere del supporto pure in questo periodo di “dematerializzazione” musicale quasi assoluta. Avviene anche in Italia, dove l’ultima nata porta la significativa denominazione di Pure Wave Recordings e fa capo al sardo Stefano Guzzetti, già titolare del sorprendente progetto elettronico Waves On Canvas.
L’etichetta si prefigge di pubblicare, sotto un’estetica omogenea e identificabile, una serie di edizioni limitate in cd-r di lavori gravitanti in ambito di sperimentazioni elettroniche, ambientali e neoclassiche. La prima uscita è costituita dalle sei tracce appositamente composte da Takahiro Yorifuji, il cui alter-ego creativo Hakobune appare negli ultimi tempi aver conseguito una maturità espressiva che va di pari passo con l’accresciuta prolificità.

Sviluppando la linea tracciata dal recente “All The Other Hearts I Knew”, Yorifuji condensa nei circa quaranta minuti di “Watching The Prescribed Burn” una serie di paesaggi sonori elaborati con la consueta attenzione alle componenti più fragili ed emozionali di un’ambient-music non meramente descrittiva ma evocativa di suggestioni profonde. Pur senza rinunciare completamente a spessi drone, che, in particolare nella seconda parte del lavoro, si inarcano in spirali disegnate da crepitanti distorsioni (“The Tracery”) o volute abbaglianti (“The Length Of The Wind”), l’artista giapponese mette nuovamente in mostra una certosina cura delle componenti melodiche delle sue cullanti sinfonie ambientali. Netta percezione in tal senso si ricava fin dalla title track d’apertura, ove quasi si distinguono in trasparenza le note filtrate fluttuanti in un oceano placido e rilucente, che diventa cullante in “Kildeer Flight” e svapora in sinuose evanescenze in “In Your Absence”.

Il contenuto musicale di “Watching The Prescribed Burn” appare così perfettamente coerente con il suo aspetto iconografico, primo saggio della galleria visuale del fotografo inglese Richard Outram che l’etichetta sarda ha inteso associare a tutte le sue produzioni: un’istantanea pacifica di caldi raggi in dissolvenza, tradotti in palpitante romanticismo ambientale dal tocco sensibile di Takahiro Yorifuji.

http://hakobunemusic.jp/
http://www.purewaverecordings.com/

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