ROBIN MITCHELL – Return E.P.
(Self Released, 2013)
Lui stesso le definisce canzoni da ascoltare accanto al caminetto, con immagine evocativa e coerente con l’attività di poeta, che Robin Mitchell conduce in parallelo a quella di cantautore. Quest’ultima ha prodotto finora un solo album vero e proprio (“Seafaring Tales”, 2010) una lunga serie di Ep e mini album, tutti disponibili in download gratuito tramite la sua pagina Bandcamp.
Le sette tracce che compongono i poco più di venti minuti del conciso ultimo Ep “Return” rispondono dunque da un lato al contesto che le introduce e dall’altro alla sensibilità dell’autore di Bristol, che intorno a sé ha creato una piccola orchestra folk che con contrabbasso, fisarmonica e cori arricchisce di molteplici sfumature canzoni che paiono davvero generate nella calda serenità di un accogliente contesto casalingo.
Nel corso dell’Ep si passa così con grande naturalezza dall’intimismo acustico di un contesto costituito in prevalenza da quasi sola chitarra e voce a un folk romantico e nostalgico, alimentato dal contributo di una pur discreta orchestrina, al brio sottilmente malinconico di canzoni dalle quali è dato cogliere l’innata vena pop di Mitchell. All’approccio dimesso dell’inziale “Houses And Vineyards” e ai brevi frammenti “Sejour” e “Stars” corrispondono così le gioiose aperture bandistiche di “Here On The Earth”, mentre “Hibernating” e la conclusiva “Not Peace, But A Sword” sviluppano accattivanti linee melodiche, a metà tra la più elegante tradizione cantautorale pop britannica e fresche declinazioni indie-folk come quelle di recente provenienti da Brighton (Galleons, Self Help Group).
C’è dunque davvero tanto nel piccolo Ep “Return” per riscaldare la stagione invernale e rivelare la pregevole personalità folk-pop di Robin Mitchell, autore che merita senz’altro di essere scoperto.