DAVID ANDREE + JOSH MASON – Call, Response
(Own, 2014)
Gettando un ponte ideale tra il sole della Florida e le nevi del Minnesota, in “Call, Response” David Andree e Josh Mason hanno mosso un passo in avanti le ormai non certo singolari collaborazioni tra artisti distanti tra loro anche molte migliaia di chilometri. Mentre gran parte delle esperienze analoghe potevano essere elaborate in maniera del tutto disgiunta, sfruttando dilatati contesti temporali, la frontiera dei due artisti statunitensi si è spinta a una sorta di improvvisazione a distanza, realizzata non solo scambiandosi le rispettive creazioni ma anche e soprattutto imponendosi reciproche rielaborazioni sostanzialmente contemporanea del materiale dell’altro.
La sinestesia creativa ha dato luogo, appunto, a un processo di chiamata e risposta nel quale le esili texture elettro-acustiche di Andree si innestano sull’isolazionismo ambientale di Mason. Circoscritto da due brevi frammenti di intro e outro, il lavoro si articola in quattro brani dalla durata media intorno agli otto minuti, costituiti da fragili stratificazioni di frequenze basse, espanse e modulate in chiave atmosferica, così da rendere il contrasto e l’incontro delle diverse condizioni climatiche e di luce nelle quali i due artisti le hanno concepite.
L’idea di transizione sottesa al lavoro è particolarmente evidente nel narcolettico sviluppo di “Winter To Spring, Further Than First Thought”, mentre il pullulante calore della Florida di Mason si respira nelle variazioni ariose di “Ripple, Slight Breeze”. L’aspetto di apparente stasi elettro-acustica invernale di Andree prevale invece nei restanti due brani, traducendosi nella quiete decompressa di un’ambient music purissima, alla quale abbandonarsi in contemplazioni adatte a qualsiasi clima e stagione.