BE FOREST – Earthbeat
(We Were Never Being Boring, 2014)
Tra i più brillanti protagonisti della vivace scena marchigiana, nonché credibili esponenti della riscoperta di sonorità wave venate di sogno e d’oscurità, i Be Forest si presentano alla prova del secondo album con formula e ambizioni rinnovate.
Nei tre anni trascorsi dal pregevole debutto “Cold.“, oltre a dispiegare un’intensa attività dal vivo e a ricevere consensi in Italia e all’estero, la band pesarese ha sviluppato la propria miscela di feedback e melodie scorrevoli dalle tinte tenebrose.
L’ingresso nella formazione – adesso ampliatasi in quartetto – da parte di Lorenzo Badioli all’elettronica ha inevitabilmente segnato il suono di “Earthbeat”, più denso e articolato ma anche più etereo rispetto alla scarna interazione tra cascate di riverberi e uniformi intrecci tra basso e batteria dell’esordio.
Pur mantenendo caratteri austeri, talora persino angosciosi, gli agili nove brani di “Earthbeat”, si rivestono per lo più di morbidi riflessi purpurei, che ammantano le originarie ascendenze dark-wave di echi sinuosi e dolcezze armoniche, esaltando la dolcezza sognante delle interpretazioni di Costanza Delle Rose.
Benché non si sia del tutto dissolta una certa cupezza di fondo, la ricercatezza delle atmosfere conferisce contorni piacevolmente sfumati a brani la cui diminuita immediatezza pop appare comunque frutto della ponderata opzione stilistica di una band che si conferma quale importante realtà nostrana.
(pubblicato su Rockerilla n. 402, febbraio 2014)