federico_albanese_the_houseboat_and_the_moonFEDERICO ALBANESE – The Houseboat And The Moon
(Denovali, 2014)

Per il suo debutto discografico, il compositore milanese Federico Albanese ha dovuto intraprendere un duplice viaggio, temporale e fisico. Sotto il primo profilo, è tornato a sedersi di fronte ai tasti di quel pianoforte che aveva abbandonato dopo averlo studiato da bambino, mentre dal secondo punto di vista si è spostato a Berlino, dove ha trovato un contesto creativo ideale per dare respiro al suo afflato neoclassico, nonché il supporto dell’etichetta Denovali, che pubblica le tredici tracce di “The Houseboat And The Moon”.

Impresse su nastro da un registratore analogico, le fragili armonie pianistiche di Albanese tratteggiano mondi immaginari e sognanti, non limitandosi al solo minimalismo degli interstizi tra le note o a quello, pur perseguito, degli effetti catturati dall’interno della cassa armonica dello strumento. Il ventaglio espressivo di Albanese si presenta invece più articolato, abbracciando raffinati arrangiamenti cameristici e inglobando l’elettronica in funzione non di mero contorno atmosferico, nella quale è sostanzialmente sostituita dalla tecnica di registrazione, ma in quella di protagonista dal punto di vista ritmico.

È la soluzione predominante nella sola “Queen And Wonder”, alla quale aggiunge un dinamismo che non brilla tuttavia per originalità – tanto da materializzare una volta per tutte l’ombra sempre incombente di Nils Frahm – mentre decisamente più apprezzabile risultano la semplice danza delle note pianistiche della chiusura “Space In Between” e l’ariosa potenzialità evocativa degli archi in numerose pièce tra le quali spiccano “Disclosed“, “Double Vision” e “Secret Room”, miniature cinematiche ben in grado di descrivere astrazioni incantate, per brevi fughe sentimentali dalla realtà.

È quest’ultima, in fondo, la missione ultima delle ormai diffusissime proposte che coniugano strumentazione classica con sensibilità e mezzi moderni, in scia delle quali Albanese si colloca offrendone un’interpretazione raffinata, e formalmente ineccepibile.

http://federicoalbanese.com/

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