LEYLAND KIRBY – Breaks My Heart Each Time
(Apollo, 2014)
Anche nella monumentale discografia di James Leyland Kirby possono esserci dei momenti di pausa, di riconsiderazione degli approdi delle sue multiformi trasformazioni di suoni, talora ripescati da un passato nel quale erano come cristallizzati.
Benché nel frattempo si sono manifestati altri dei suoi innumerevoli progetti, quali The Caretaker e The Stranger, erano ben tre anni (da “Eager To Tear Apart The Stars”) che il funambolico sperimentatore inglese non pubblicava sotto il proprio nome. I quattro brani di “Breaks My Heart Each Time”, dalla durata complessiva di quasi mezz’ora, muovono tuttavia da presupposti diversi rispetto alla struggente emozionalità ambientale alla quale avevano abituato i lavori firmati Leyland Kirby, visto che in essi predominano pesanti saturazioni sintetiche, che nell’iniziale title track sublimano sconfinati paesaggi sci-fi in cadenze electro-jazz; ancora oltre vanno le due tracce pari, “Last Ditch Legacy” e “Staring Down The Sun”, evidenti frutti di un’ebrezza technoide che muove tra dub e jungle.
Oltre all’avvolgente texture di fondo della title track, è la sola “Diminishing Emotion” (da sola oltre nove minuti) a perpetuare con i suoi loop di frequenze tremule abbracci emozionali tanti fragili quanto ariosi, stavolta dotati di una pronunciata consistenza sintetica. Al di là di questi sprazzi, “Breaks My Heart Each Time” non si dimostra certo l’opera più suggestiva di Kirby, fungendo piuttosto da attestazione di uno stadio evolutivo e delle coordinate entro le quali si muovono gli attuali interessi del prolifico artista inglese.