THE HAPPY COUPLE – Into The Woods
(Félicité, 2014)
Quella che coincide con la pubblicazione di “Into The Woods” è una significativa ripartenza per The Happy Couple, duo anglo-tedesco la cui discografia contava finora soltanto sparuti singoli ed Ep (pubblicati anche per etichette quali Matinée e Slumberland), in seguito raccolti insieme ad altro materiale inedito in “Happy Times & Petty Crimes” (2006).
Era tuttavia da tempo che Johanna Maier e Tom Hilverkus avevano lasciato quiescente il loro progetto artistico, che adesso torna a manifestarsi quasi a sorpresa, e per la prima volta sotto forma di un album organico, ampliando in maniera significativa le proprie potenzialità espressive su entrambi i principali fronti di interesse, riassumibili in una lieve impostazione folk-pop e in retaggi di psichedelia sixties.
Ad amplificare le stratificazioni di chitarre e tastiere di Hilverkus e le delicate interpretazioni della Maier in una trasognata chiave di retrofuturismo pop contribuisce nell’occasione in maniera significativa il loro incontro con Joe Watson, nei cui studi di Brighton il disco è stato registrato, impiegando anche tastiere e organi vintage, eredità della sua lunga militanza accanto agli Stereolab.
Proprio alla band di Tim Gane e Laetitia Sadier corre facilmente il pensiero, in particolare nei brani iniziali di “Into The Woods”, che si presenta subito con il rallentato andamento circolare di organi e chitarre di “Scar On My Heart” e accenna persino una giocosa filastrocca a doppia voce in “Alexisbad”. Eppure, al di là di un andamento spesso obliquo e trasognato delle loro canzoni, The Happy Couple denotano una significativa varietà di soluzioni e un composito retaggio espressivo, nel quale si percepisce distintamente una raffinata vena pop e un’impostazione compositiva sostanzialmente folk.
Nascono così ballate pianistiche quali l’intensa “Crushed”, “Smash The Glass” e “Sweet Believer”, appena percorse da organetti e tastiere stranianti, mentre in “The Bestiary Of Jane” (con tanto di tromba di Gary Olson dei Ladybug Transistor) e nei due brani conclusivi l’ideale arco descritto dalla scaletta di “Into The Woods” (che non a caso si chiude con la title track) declina proprio verso un folk filtrato attraverso attraverso i linguaggi di una modernità analogica genuinamente retrò.
Antico e (post-)moderno trovano allora in “Into The Woods” un’equilibrata coniugazione, analoga a quella elaborata lo scorso anno da The Left Outsides, seppur in questo caso frutto di una gradevole inversione di piani espressivi, agevolata anche dal contributo personale e dall’ampio arsenale strumentale apportato da Joe Watson, che contribuito a rendere la ripartenza di The Happy Couple una godibilissima rassegna di leggerezza pop e ricerca di suoni fuori dal tempo.
http://www.thehappycouple.org.uk/
che magnifica voce