FEEL NO OTHER – Feel No Other
(Silber, 2014)
Quello riassunto in Feel No Other è uno stimolante esperimento di unione tra mondi espressivi diversi. Brian Lea McKenzie (Electric Bird Noise) e la cantante Claudia Gregory hanno incrociato i rispettivi percorsi di cinematico paesaggismo ambientale e tradizione narrativa cantautorale per la prima volta cinque anni fa, ma solo ora, dopo due anni abbondanti di elaborazione, ne sono stati raccolti i frutti sotto forma di un organico album di debutto strutturato in dodici concise tracce.
Sfumate scie di synth, riverberi e vibrazioni cadenzate sostengono l’espressività teatrale della McKenzie, in canzoni ammantate da un’aura visionaria e vagamente oscura, dissolta soltanto dagli abbracci armonici ariosi e assolati di “Altavilla Milicia” e “March Towards The West”. Il registro prevalente resta comunque quello di una colonna sonora da film di fantamsi, evocata da impulsi ritmici asciutti e da ambientazioni avvolgenti (“Even The Blue”, “Synoyi Edohi”), con la sola “La fiance de l’eau” a discostarsi con le due decadenti atmosfere da romanticismo francese.
Che sia destinato ad avere un seguito o meno, l’esperimento di Feel No Other mostra comunque uno spaccato espressivo interessante, dischiudendo un mondo sonoro nel quale la costruzione di suggestive ambientazioni sonore convive con melodie vocali e persino frammenti acustici, in un’”ethereal” sospesa tra sogni sintetici e spettrale canzoniere wave.
music won't save you 