EKIN FIL – A Moon Heart
(Bathetic, 2014)
Quale emblema più etereo romantico e femminile della luna poteva scegliere la musa drone-folk Ekin Üzeltüzenci per la nuova uscita del suo personale progetto Ekin Fil? La mezz’ora di “A Moon Heart” rappresenta la contribuzione alla serie di cassette dell’etichetta Bathetic da parte dell’artista turca che, in parziale controtendenza rispetto all’ispessimento di falde distorsive del recente Ep “Reds”, torna nell’occasione a dispensare ammalianti evanescenze sotto forma di tremuli riverberi ed frammenti vocali di (in)consistenza ultraterrena, che si fondono saldamente alle nebbiose modulazioni di fondo.
In maniera ancor più compiuta rispetto all’omonimo album sulla lunga distanza, dal percorso di “A Moon Heart” si traggono respiri di rigenerante purezza, come in una passeggiata mattutina in un bosco ancora avvolto da vapori rugiadosi. Dell’incanto paesaggistico e delle contemplazioni lunari, la sensibile artista turca coglie nel corso del lavoro gli aspetti più fragili e obliqui, plasmandoli in una materia sonora impalpabile e in apparenza uniforme, eppure di volta in volta frutto di soffi ambientali e calde note chitarristiche filtrate ed espanse in echi infiniti.
Non solo il lavoro stabilisce e rinsalda un’affinità espressiva con le contemporanee Liz Harris e Jessica Bailiff (ma anche Alicia Merz), ma l’universo misterioso e onirico di Ekin Fil si protende persino a una traslitterazione delle sognanti sospensioni shoegaze, in una chiave di post-modernità lo-fi ovattata ed estremamente minimale. Per viaggi interiori o interstellari.