ANSGAR WILKEN & FRANK SCHÜLTGE BLUMM – Zwei Hoch Eins Haus
(Vintermusik, 2015)
“Zwei”, “Hoch”, “Eins” e “Haus” rappresentano i quattro momenti nei quali si è articolata l’ennesima collaborazione di Frank Schültge Blumm. Nell’occasione, l’artista tedesco non ha associato le proprie filigrane chitarristiche alla voce di interpreti o a musicisti di estrazione diversa (come ad esempio in Bobby & Blumm, Old Splendidfolia e nella collaborazione con Nils Frahm), bensì ha – letteralmente – incrociato il proprio strumento con quello del collega chitarrista Ansgar Wilken per una breve serie di improvvisazioni, raccolte su una cassetta a tiratura limitata di venticinque minuti.
Dei quattro brani che la compongono, i due estremi, “Zwei” e “Hoch”, sono più vicini alla classica estetica del fingerpicker, annoverando caldi accenti ritualistici e trame vagamente bluesy, mentre quelli centrali percorrono territori più schiettamente sperimentale, esplorando la duttilità dei rispettivi strumenti, tanto nella creazione di un’ambience desertica quanto nella giustapposizione di minute stille acustiche in uno spazio sonoro dalle vuote risonanze.
L’esperimento sotteso a “Zwei Hoch Eins Haus” dischiude senz’altro al fingerpicking orizzonti in parte inusuali, attestando comunque come le potenzialità espressive di Blumm si prestino maggiormente a essere completate da elementi eterogenei piuttosto che da un’identità di linguaggio non sempre agevole da ascoltare all’unisono.