SIMON JAMES PHILLIPS – Blage 3
(Mikroton, 2015)
In “Blage 3”, Simon James Phillips porta a conclusioni monumentali il suo studio sulla relazione tra suono, luoghi e percezione. Gli oltre cento minuti dell’opera, ripartiti in due tracce uniche ognuna delle quali occupa un intero cd, non sono che un estratto di un più complesso esperimento di improvvisazione di cinque ore realizzato lo scorso anno a Berlino.
Accanto a Phillips (pianoforte), ha operato un ensemble formato da Tony Buck (percussioni), Werner Dafeldecker (contrabbasso), BJ Nilsen (elettronica), Liz Allbee (tromba) e Arthur Rother (chitarre), che secondo una tecnica di improvvisazione libera ha dispensato i propri contributi in uno stream of consciousness nel corso del quale schegge e cadenze jazzy gravitano su stratificazioni droniche.
Si tratta della via attraverso la quale Phillips prosegue la propria ricerca di un suono puro, che riempie gli spazi con la propria densità imponente, che arricchisce il concept del drone di una miriade di inserti accidentali e variazioni concrete.