OLAN MILL – Cavade Morlem
(Dronarivm, 2015)
Alex Smalley prosegue la sua mappatura dell’ambiente sonoro naturale, che lo scorso anno ha avuto come tappe l’immaginario marino di “Half Seas Over” e il saldo ancoramento alle profondità terrestri della collaborazione con Keung Mandelbrot in “Seismology“.
L’elemento caratterizzante di “Cavade Morlem” è invece l’aria, che l’artista inglese prova a catturare in dieci concise cartoline sonore, estrapolate da una dimensione spaziale espansa, luminosa, pulviscolare.
L’ambience condensata da Smalley in diafane stratificazioni droniche e lenti movimenti circolari non si limita ad evocare un abbandono contemplativo, bensì conferisce all’elemento per sua natura impalpabile una tangibilità suggestiva, avvolgente.
(pubblicato su Rockerilla n. 419-420, luglio-agosto 2015)