AROVANE + PORYA HATAMI – Resonance
(Éter, 2015)
Otto declinazioni del concetto di risonanza, distinte nei titoli soltanto dalla diversa collocazione della lettera maiuscola rispetto al titolo “Resonance”, rappresentano la sintesi dell’incontro tra Uwe Zahn e Porya Hatami, artisti dalle diverse estrazioni sperimentali ma entrambi inclini alla pratica collaborativa.
Entrambi sono portatori di propri linguaggi per esprimere il concetto, incentrato principalmente sulle ritmiche elettroniche il navigato artista tedesco, più attento alla vibrazioni sonore del naturalismo ambientale il più giovane iraniano.
Dall’associazione delle loro esperienze, scaturita da un’idea sviluppata lungo tutto un anno, hanno preso forma otto tracce nelle quali i contributi di entrambi sono – letteralmente – diluiti in una materia sonora impalpabile, che trova forza espressiva proprio nell’eterogeneità della sua concezione, la cui sintesi dona unità organica a matrici auditive altrimenti in prevalenza presentate singolarmente.
Quello di “Resonance” appare infatti un coerente percorso narrativo che muove da gorgoglii e rilucenti fremiti acustici, attraversa iterazioni nebbiose e flebili armonie spettrali, sguiscia tra ritmiche liquide e correnti di elettricità statica per trovare esito in persistenti frequenze alte. Benché nel corso degli oltre quaranta minuti del lavoro non manchino di risultare riconoscibili le occasionali pulsazioni sintetiche di Zahn e le luminose aperture droniche di Hatami, le sensibilità dei due artisti si combinano in “Resonance” in un terzo genere di echi e frequenze minimali, che si dipanano lentamente.