DAUGHTER – Not To Disappear
(4AD, 2016)
Il solo debutto “If You Leave” (2013) era stato sufficiente a proiettare il terzetto londinese guidato dalla voce suadente di Elena Tonra dall’autoproduzione casalinga a una collocazione di tutto rispetto nella galassia dream-pop. Attesi alla conferma, i Daughter hanno mantenuto sostanzialmente inalterato l’impianto delle loro canzoni, incentrate sull’austero fascino interpretativo della Tonra e sugli abbracci armonici sospesi a mezz’aria, ispessendo tuttavia la grana dei riverberi chitarristici e delle stratificazioni sintetiche che le sostengono.
Al risultato ha probabilmente contribuito la scelta di registrare “Not To Disappear” a New York sotto la supervisione di Nicolas Vernhes (già al lavoro con Deerhunter e The War On Drugs), dai cui studi sono usciti dieci brani densi di pathos sottile, che al consolidato impianto di languori trasognati e graduali progressioni (“New Ways”, “Doing The Right Thing”) associano una rilucente lega di chitarre e tastiere dall’impronta marcata (“Numbers”, “Mothers”, “Fossa”) e linee ritmiche decise, che sfociano anche in pulsazioni elettroniche febbrili (“Alone / With You”).
Benché tutto ciò sposti in buona misura oltreoceano (tra Beach House e, appunto, Deerhunter) la bussola dei Daughter, non ne disperde affatto la magia sospesa e palpitante, rendendo invece “Not To Disappear” un affresco dream-pop non sempre immediatissimo, ma vivido ed estremamente variegato. Consacrazione.
(pubblicato su Rockerilla n. 425, gennaio 2016)
http://www.ohdaughter.com/