PADDY MULCAHY – Tape Sketches
(1631 Recordings, 2016)
Il contenuto di “Tape Sketches” risponde appieno a quanto il suo titolo suggerisce: si tratta infatti della raccolta di otto brevi frammenti per pianoforte realizzati durante lo scorso anno dal compositore irlandese Paddy Mulcahy e ora destinati a platee più vaste di quelle dei seguaci della sua pagina Bandcamp e degli spettatori delle sue esibizioni dal vivo in patria (anche accanto ad artisti quali Nils Frahm e Lubomyr Melnyk).
Degli otto brani di “Tape Sketches” solo quello conclusivo supera i tre minuti di durata, tenendo fede alla natura estemporanea della loro creazione impressa su nastro. La ricercata bassa fedeltà del mezzo di registrazione, unita al vuoto risuonante tra le note pianistiche assurge a vero e proprio accompagnamento delle filigrane armoniche di Mulcahy, che pur aderendo a un minimalismo vagamente “preparato”, nello stile appunto di Nils Frahm, disegna trame melodiche fluide e dotate di spiccata potenzialità descrittiva.
Non è un caso che la sua musica sia stata sovente associata a cortometraggi o pièce di danza, complementi ideali delle movenze aggraziate e delle placide suggestioni contemplative originate da otto esaustive miniature per pianoforte, silenzi e irregolarità ambientali appena percepibili.