MARKUS MEHR – Re-Directed
(Hidden Shoal, 2016)
Quattro lunghi spezzoni separati da tre interludi costituiscono il risultato della ricerca di Markus Mehr intorno al tema della dipendenza digitale. Non senza un certo gusto del paradosso, per realizzare il suo sesto album “Re-Directed” l’artista tedesco ha impiegato un ampio catalogo di suoni ricavati da server, hard disk e telefoni cellulari, catturandone impulsi, rumori e vibrazioni spesso al confine dell’inaudibile.
Le correnti di elettricità statica e le prominenti dissonanze concrete catturate dai microfoni di Mehr sono così diventati parte di una performance audiovisiva realizzata insieme a Stefanie Sixt, la cui alienante componente sonora ben rappresenta la rumorosa complessità dell’era digitale.
(pubblicato su Rockerilla n. 429, maggio 2016)