BARRETT’S DOTTLED BEAUTY – Owls In Her Eyes
(Les Enfants Du Paradiddle, 2017)
Fin dalla denominazione prescelta, non nascondono le proprie fascinazioni musicali Alan Davidson (Kitchen Cynics) e Gayle Brogan (Pefkin). Il loro incontro artistico sotto le insegna di Barrett’s Dottled Beauty non li vede tuttavia accomunati dal visionario culto di Syd Barrett, bensì anche da un approccio all’improvvisazione animato da una libertà dagli schemi, mutuato dall’ambiente naturale.
Non è un caso, infatti, che il loro secondo lavoro – primo a essere pubblicato su vinile – sia intitolato “Owls In Her Eyes” e comprenda una serie di frammenti estrapolati dal mondo animali, ovvero tali da emularlo attraverso la vocalità eterea della Brogan e gli eccentrici effetti di Davidson. Ciononostante, il punto di partenza dei quattro lunghi brani che formano il lavoro permane in orbita latamente folk, benché si tratti di un folk popolato da visioni acide e forme irregolari, che nelle evocazioni della Brogan trovano corrispettivo al tempo stesso panico e spettrale.
Il coeso flusso espressivo che scorre lungo tutto “Owls In Her Eyes” si manifesta così variamente nelle stille acustiche scandite dell’apertura “The Cynic, THe Dipper & The Thrush” e nelle torsioni surreali di “Forvie”, ma anche nelle ieratiche invocazioni della title track e di “The Rain Has Come In Misty Showers”, saggi di un misticismo legato alla Madre Terra, che trova nel duo veicolo espressivo di paesaggi sonori acidamente arcani.
music won't save you 