BENJAMIN FINGER – Ghost Figures
(Oak Editions, 2017)
Reduce dalle sorprendenti mutazioni ritmiche di “10” (2016), Benjamin Finger prosegue il suo eclettico itinerario sonoro di compositore sperimentale scandagliandone l’estremo espressivo opposto rispetto alle marcate dinamiche sintetiche del predecessore.
In “Ghost Figures” l’artista norvegese raccoglie infatti quattordici frammenti improvvisati sul pianoforte, registrati in presa diretta e in ampia misura incentrati su disadorne iterazioni di note. Soltanto le austere vibrazioni del violoncello e i misurati effetti apportati da filtri e pedali compaiono ad amplificare le naturali risonanze delle note, sospese in una densa aura notturna, cornice ideale di un’estemporanea essenzialità pianistica.
(pubblicato su Rockerilla n. 439, marzo 2017)