OMRR – Devils For My Darling
(Dronarivm, 2017)
Mentre nel recente “Music For The Anxious” (2016), Omar El Abd aveva mostrato il suo profilo più sfocato e brulicante della ricerca sonora da lui condotta sotto l’alias Omrr, in “Devils For My Darling” sviluppa in maniera più organica alcuni spunti già presenti nel lavoro precedente, in particolare quelli suggeriti da occasionali languori acustici. Già nelle sue premesse, “Devils For My Darling” si presenta improntato a un approccio decisamente più romantico: il tema seguito dall’artista egiziano è infatti quello di una storia d’amore immaginaria, raccontata senza l’ausilio delle parole ma attraverso una delicata tavolozza di suoni ambientali, acustici e organici.
Gli otto brani che ne risultano sono animati da una grazia tanto sognante da apparire quasi irreale, pullulante di minute vibrazioni e di armonie sospese, la cui consistenza organica assume di volta in volta le sembianze di incantati arpeggi acustici (la bucolica “Ink We Spill”) o di morbide note di pianoforte (“Aquiver”). Sul crinale più tormentato della rappresentazione del sentimento si collocano invece strati granulosi di saturazioni organiche (“Rotten Poetry”) e spettrali frammenti vocali (“Your Heartless Sky”), che tuttavia non alterano la sorprendente aura estatica che avvolge “Devils For My Darling” e la sua sequenza di cortometraggi animati da sorprendente romanticismo elettro-acustico.