SONMI451 – Panta Rei
(Eilean, 2017)
L’idea del flusso, di suono e di coscienza, è da sempre centrale per molti artisti operanti nel campo dell’elettro-acustica ambientale. Non stupisce quindi che la decima opera del belga Bernard Zwijzen, alias Sonmi451, sia intitolata “Panta Rei” e composta da dieci brani recanti tutti titoli corrispondenti a nomi di fiumi italiani, più precisamente alto-atesini, visto che l’ispirazione per il concepimento del lavoro si è manifestata a Zwijzen proprio nel corso di un suo soggiorno tra Alpi e Dolomiti.
Quell’ispirazione è stata da lui declinata in un ipotetico dialogo tra flusso e immanenza, rappresentato dalla combinazione tra field recordings, loop armonici e pullulanti particelle atmosferiche. Instillando su stratificazioni sonore solo in apparenza statiche, minuti fremiti e delicate dinamiche spesso ricamate da misurate armonie pianistiche, Zwijzen trascende gli stessi aspetti concettuali sottesi al lavoro per delineare – come Mark Nelson e pochi altri sono riusciti compiutamente a fare – riflessivi orizzonti di screziata quiete ambientale.