BENOÎT PIOULARD – Slow Spark, Soft Spoke
(Dauw, 2017)
Nella continua oscillazione tra il lato di Benoît Pioulard orientato a una scrittura folktronica dai tratti pop sempre più lievi e quello invece dedicato alla sperimentazione ambientale, “Slow Spark, Soft Spoke” sviluppa decisamente il secondo. Si tratta di quattro tracce su cassetta a tiratura limitata, nelle quali Thomas Meluch condensa i caratteri più astratti e carezzevoli della propria declinazione ambient-drone, passando in poco meno di mezz’ora dagli echi incorporei di “Compound, Echo” alle rifrazioni nebbiose della conclusiva title track.
Attraverso movimenti estremamente lenti e compassati, l’artista di Portland crea evanescenti piani sequenza di un fragile ecosistema sonoro, che rispecchia l’origine dei field recordings naturalistici, catturati in Francia e in Islanda, che ricamano le sue placide modulazioni ambientali.