PAPER RELICS – The Road Home
(Whitelabrecs, 2018)
Un vero e proprio ritorno a casa ha presieduto, per la seconda volta, a un lavoro dei fratelli Harry e Stuart Towell sotto la sigla Paper Relics. Come già nella precedente occasione, risalente a sette anni fa, anche “The Road Home” ripercorre languidi ricordi dell’adolescenza dei due artisti inglesi, nell’occasione filtrati non da mera nostalgia, bensì da uno sguardo adulto e compassato al trascorrere del tempo.
In undici tracce strumentali, comprese entro durate tra i tre e i cinque minuti, i fratelli Towell delineano un itinerario sonoro costellato da vibrazioni di corde di chitarre folk e blues, lasciate risuonare fino a creare un’ambience meditativa e, a suo modo, romantica. A differenza dei lavori di Harry sotto l’alias Spheruleus, nessuna successiva manipolazione delle timbriche chitarristiche ha generato l’ovattato immaginario di “The Road Home”, incorniciato da morbidi arpeggi e corde pizzicate, che soffondono il ricordo nel calore dei loro delicati impulsi emozionali.