CELER – Something Cathartic
(Polar Seas, 2018)
Nel disorientante profluvio di pubblicazioni di Will Thomas Long, recentemente infoltitosi a suon di lunghe tracce uniche e stratificati segnali sintetici, “Something Cathartic” occupa un posto del tutto peculiare, per genesi e formato. Si tratta infatti di cinque brani risultanti dalla manipolazione di tempi e di fonti sonore originate da una registrazione in vinile di “Appalachian Spring” di Aaron Copland, suonata a velocità rallentata e in seguito riprocessata su cassetta.
La fiorita orchestralità dell’originale nelle mani di Long si trasforma in un microcosmo di persistenze armoniche costellato da sensazioni analogiche, che ne amplificano ulteriormente il senso di surreale minimalismo, proiettato alla meditazione catartica suggerita dal titolo o piuttosto a una prolungata immersione tra le frequenze di una trasfigurazione visionaria.