OUVALA – Multiperspectivity
(Handstitched, 2018)
Due musicisti abituati a riempire le rispettive esplorazioni elettro-acustiche di contenuti narrativi si ritrovano per la seconda volta a lavorare insieme. Non sorprende dunque che le nove tracce raccolte in “Multiperspectivity” da Ian Hawgood e Tim Martin (Maps & Diagrams) siano la risultante di un processo creativo strutturato in forma di dialogo e, dunque, di progressive aggiunte e sottrazioni di elementi sul materiale sonoro di volta in volta scambiato tra i due.
In piena coerenza con le loro attitudini artistiche, i brani di “Multiperspectivity” seguono uno svolgimento graduale, innestando su granulose basi ambientali un pullulante microcosmo di detriti sonori e prolungate risonanze di note, ma anche di fragili vibrazioni e arpeggi. Delicate pennellate elettro-acustiche si combinano così in una sequenza di bozzetti impressionistici, dai contorni piacevolmente indefiniti, accomunati da una prospettiva incantata e misteriosa, che dell’ambience elettro-acustica evidenzia lievi caratteri descrittivi, come potevano fare solo due autentici “masters at work”.