MARIA W HORN – Epistasis
(Hallow Ground, 2019)
Una complessità di approcci alla composizione e all’esecuzione si incontra nei quattro movimenti di “Epistasis”, due dei quali (intitolati entrambi “Interlocked Cycles”) originariamente destinati a una piéce di luci e suoni realizzata per l’Accademia svedese nel 2018. All’aspetto multimediale, gli altri due brani associano le ulteriori interrelazioni derivanti dal dialogo contemporaneo tra due quartetti d’archi e, in generale, da quello tra melodia e dissonanze.
Accostando moderne tecniche elettroniche e di manipolazione chitarristica a un ensemble dalla formazione classica, l’artista svedese realizza tra linguaggi sonori e dimensioni percettive un’ambiziosa connessione.
(pubblicato su Rockerilla n. 473, gennaio 2020)