MACHINEFABRIEK & ANNE BAKKER – Oehoe
(Where To Now?, 2020)
Le pratiche sperimentali di Rutger Zuydervelt e della violinista Anne Bakker, diverse per origine e mezzi impiegati, tornano nuovamente a incontrarsi nelle dieci concise vignette improvvisate raccolte in “Oehoe”. Gli istintivi movimenti dell’archetto di Anne su violino e viola e i suoi altrettanto destrutturati vocalizzi costituiscono la tela sulla quale Zuydervelt liberamente costruisce un microcosmo di emissioni stratificate o dissonanze e, a tratti, persino giocose.
Come distanti dalla tradizione e spesso lasciate volutamente grezze sono le esecuzioni sugli archi, così gli interventi di manipolazione sonora ne plasmano l’originaria materia acustica indirizzandola a oltrepassare linguaggi e riferimenti spazio-temporali eterogenei. Spunti orientaleggianti, incastri (dis)armonici e imprevedibili pulsazioni sintetiche rimescolano senza sosta le tesse di frammenti la cui concisa durata amplifica il senso di disorientamento perseguito dai due musicisti, ancora una volta proiettati verso ambiziose intersezioni elettro-acustiche.