GLÅSBIRD
Siberia
(Whitelabrecs, 2021)*
L’ideale atlante sonoro delle regioni artiche tracciato dai lavori del progetto Glåsbird giunge alla quinta tappa, che è anche la più estesa, tanto per riferimenti geografici quanto per durata. La “Siberia” rappresentata ed evocata nelle quindici nuove composizioni vive infatti al tempo stesso della sua dimensione inattingibile e della sua natura inospitale; tuttavia, attraverso i titoli dei brani e le sensazioni da essi suscitate, il lavoro ne racconta anche l’essenza fragile e la trasformazione indotta dai cambiamenti climatici.
Non è una visione irenica del luogo quella che scaturisce dall’itinerario sonoro di ottanta minuti che forma il doppio album, non a caso equamente ripartito in due parti sia a livello tematico che di contenuti: la prima mostra il lato più contemplativo e romantico di Glåsbird, in sequenze di camerismo ambientale spesso guidate dal pianoforte e amplificate da risonanze eteree, mentre la seconda risulta più oscura e austera, con gli archi a disegnare vibrazioni di crescente tensione.
Contenuti sonori e aspetti narrativi dagli stessi resi fedelmente e con spiccata capacità di suggestione fanno di “Siberia” il capitolo più completo ed espressivo della produzione “nordica” di Glåsbird, non soltanto un viaggio “cinematico” attraverso il paesaggio, ma una profonda riflessione sui suoi delicati equilibri.
(disco della settimana dal 30 agosto al 5 settembre 2021)