PORYA HATAMI
32892
(Playneutral, 2021)*
L’inquietudine che da qualche tempo affiora sempre più di frequente sulla superficie dei lavori di numerosi sperimentatori sonori iraniani pervade anche la nuova proposta di Porya Hatami, probabilmente l’artista di quella cerchia dalla tavolozza più delicata e orientata a un naturalismo costellato da frammenti acustici. Pur muovendo da presupposti creativi non dissimili, gli otto brani che formano “32892” sono invece dominati dal rumore elettronico, ora laminato in strati taglienti ora distillato in vapori metallici che definiscono ambientazioni claustrofobiche.
Nel corso della concisa ma impervia mezz’ora abbondante del lavoro, non mancano elementi sonori liquidi, che rimandano alla consolidata estetica di Hatami, ma anch’essi sono torbidi e angosciosi, al pari delle frequenze crepitanti e delle correnti di elettricità statica che prendono il sopravvento nella seconda metà della scaletta. Criptico e insondabile fin dal titolo, “32892” non necessita tuttavia di alcun substrato concettuale per esplicitare quell’inquietudine invece ben evidente già nel suono, sublimata in gioco di riflessi attraverso filtri oscurati eppure niente affatto priva di una personale epicità e di una propria sinistra bellezza.
*disco della settimana dal 27 dicembre 2021 al 2 gennaio 2022