CUT WORMS – Nobody Lives Here Anymore(Jagjaguwar, 2020) Se il debutto “Hollow Ground” aveva rivelato il gusto pop retrò di Max Clarke sotto forma di canzoni dalle melodie scorrevoli e solari, “Nobody Lives Here Anymore” ne eleva con decisione il profilo a quello di ricercato cultore di uno stile sixties radicato nelle tradizioni americane. Non…
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CUT WORMS – Hollow Ground (Jagjaguwar, 2018) Giornate luminose, sole sulla pelle e quel desiderio di evasione che, almeno ogni tanto, coinvolge persino animi inclini alla solitudine e alla nostalgia: in queste sensazioni universali può riassumersi l’album di debutto di Max Clarke, alias Cut Worms, radicato nella contemporanea dimensione creativa solitaria ma innervato da uno spiccato…
S. CAREY – Hundred Acres (Jagjaguwar, 2018) Meritatamente affrancatosi dal cono d’ombra di Bon Iver, del quale era stato batterista, Sean Carey ribadisce nel terzo album la propria personalità di cantautore sensibile, dedito a una formula folk dalle ambientazioni e degli arrangiamenti ovattati. Depotenziando i caratteri più atmosferici del precedente “Range Of Light” (2014), Carey…
memories: TO CORNER WOUNDS
DRUNK – To Corner Wounds (Jagjaguwar, 1998) Una ventina di anni fa, al tempo in cui non era solo le micro-etichette sperimentali a caratterizzare fortemente la propria identità produttiva, ne nasceva una, la Jagjaguwar, divenuta oggi tra i principali fulcri “indie” americani, la prima parte del cui catalogo era un piccolo scrigno di gemme, realizzate…
ANGEL OLSEN – My Woman (Jagjaguwar, 2016) Fin dal debutto “Half Way Home”, Angel Olsen ha dimostrato di essere artista dalle (almeno) due facce: quelle della cantautrice folk e della ragazza con la chitarra elettrica sono senz’altro le principali personalità che convivono nel suo modo di fare musica, privo di compromessi e incurante dei recinti…
BRIANA MARELA – All Around Us (Jagjaguwar, 2015) Nel tempo in cui incontri e collaborazioni tra artisti nascono e si sviluppano prescindendo dalla compresenza, gli spostamenti fisici e una felice coincidenza reale ha portato Briana Marela dalla dimensione sostanzialmente casalinga nella quale aveva già realizzato due album a proprio nome alla prima produzione discografica dotata…
ANGEL OLSEN – Burn Your Fire For No Witness (Jagjaguwar, 2014) Le robuste ballate e le divagazioni rispetto al retroterra alt-folk di “Half Way Home” avevano già lasciato intravedere la vibrante espressività di Angel Olsen, artista alla quale di tutta evidenza stanno molto stretti i panni della cantautrice che vive perennemente all’ombra dei ricordi di…
SHARON VAN ETTEN – Are We There (Jagjaguwar, 2014) Al culmine di un processo di graduale ma continua maturazione, Sharon Van Etten si affaccia al quarto disco assistita da credenziali e aspettative importanti, frutto della sua schiettezza cantautorale e della curiosità per soluzioni e collaborazioni sempre nuove. “Are We There” conferma fin dalle premesse il secondo…
memories: SOUTH
SOUTH – South (Jagjaguwar, 1998) “Reading the last page of all my books, hoping not to find a truth I’ve overlooked” Era il 1998, era il tempo quando l’emo(-core) non aveva subito una mutazione di significato, erano i tempi dell’etichetta post-rock incollata in ogni dove artistico, erano tempi di destrutturazioni e lentezze, ma anche di…
S. CAREY – Range Of Light (Jagjaguwar, 2014) Si metta, per una volta, da parte la premessa del ruolo di Sean Carey quale batterista della band di Bon Iver. Con alle spalle un album (“All We Grow”, 2010) e un Ep (“Hoyas”, 2012), il cantautore del Winsconsin ha ormai acquisito una propria personalità artistica autonoma, della…
ANGEL OLSEN – Half Way Home (Jagjaguwar, 2013) Quanto mai opportuna la ripubblicazione da parte di Jagjaguwar di “Half Way Home”, album uscito alla fine dello scorso anno tramite Bathetic, che ha rivelato la peculiare espressività di Angel Olsen, artista la cui voce calda e potente si era già affacciata in uno dei recenti lavori…