red_trees_give_loveRED TREES – Give Love
(La Bèl, 2015)*

La dolce magia del duo inglese dei Red Trees si era lasciata scoprire lungo tutto il corso dell’ultimo anno, dischiudendosi come soffici petali che resistono alle stagioni, trasformando soltanto di volta in volta aromi e sfumature. I quattro Ep, contraddistinti soltanto da un numero progressivo, attestavano appunto il trascorrere delle stagioni sotto la luce fioca di un contesto confidenziale e casalingo, declinato con sensibilità che non poteva passare inosservata in un totale di venti canzoni che, come tali, avrebbero potuto riempire due album. Eppure, il caso ha voluto che per suggellare il primo lavoro ufficiale sulla lunga distanza, Lou Richards e Chris Beckett abbiano dovuto risalire il corso delle stagioni, in senso tanto reale quanto figurato.

I brani contenuti in “Give Love” precedono infatti temporalmente il “ciclo delle stagioni” della serie di Ep realizzati lo scorso anno, visto che la loro scrittura risale a un ampio lasso di tempo anteriore al 2013, quando il duo di Sheffield ha deciso di registrarli, raccogliendoli come in un diario e destinandoli a una fruizione circoscritta, visto che li aveva inizialmente messi a disposizione in download gratuito.
Grazie a una fortunata coincidenza e alla sensibilità della neltabel italiana La Bèl (che pubblica il lavoro anche in una limitata edizione fisica), “Give Love” diventa il vero e proprio primo album dei Red Trees. Fin dal titolo, il lavoro palesa in maniera emblematica quale sia la scintilla che fa scoccare il motore dell’ispirazione dei due artisti, ovvero il sentimento, l’emozione più semplice e autentica, quella che appunto si esprime in una dimensione di intimo raccoglimento, tradotta in canzoni costruite su lievi intrecci vocali, accordi gentili e ritmiche rallentate.

Rispetto ai toni soffusi, spesso narcolettici, degli Ep in “Give Love” si coglie un grado di definizione lievemente maggiore di melodie e arrangiamenti, probabile conseguenza di un’ispirazione ancora non del tutto messa a fuoco, eppure in larga misura riconoscibile e coerente con la naturale estetica slow-core del duo. Anzi, nell’inevitabile eterogeneità di dieci brani scritti in un lungo arco temporale, spiccano le istantanee in penombra “When The Rains” e “Like Wild Things”, che testimoniano come l’affiatamento tra Lou e Chris sia stabile e duraturo, e l’ovattata scorrevolezza di “Wendy’s House”, quasi una dichiarazione di affinità con Damon & Naomi e con i Low più morbidi e “pop”. Proprio l’ascendenza slow-core appare più definita nei brani di “Give Love”, che a filigrane ritmiche a tratti persino marcate (“Butterfly Shield”, “Driving Just To Drive”, “Secret Garden”) associano ancora morbide linee armoniche ed interpretazioni estatiche (“Northfields”, “Hearts”).

La curiosa inversione temporale che ha presieduto alle pubblicazioni dei Red Trees non smentisce affatto la peculiarità dal sodalizio umano e artistico di Lou Richards e Chris Beckett; del resto, la loro stagione è quella di un tempo sospeso, riempito da un’armonia suscettibile soltanto di trasformarsi, perpetuando la preziosa alchimia di un sentimento da condividere, in maniera disinteressata, attraverso la musica. Che quello di “Give Love” sia dunque per loro non soltanto un inizio tardivo, ma davvero un nuovo, ottimo inizio.

*disco della settimana dal 4 al 10 maggio 2015

https://www.facebook.com/RedTreesMusic

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.