ROZI PLAIN – Joined Sometimes Unjoined
(Fence / Talitres, 2012)

Rozi Plain, al secolo Rosalind Leyden, è una delle tante voci gravitanti intorno all’ampio collettivo Fence. Dopo numerose collaborazioni – con James Yorkston, Rachael Dadd e altri – ha messo in mostra la sua scrittura folk semplice e vivace nell’album di debutto “Inside. Over Here”, pubblicato nel 2008, al quale oggi dà seguito con le dieci tracce comprese in “Joined Sometimes Unjoined”, disco che per la prima volta vede l’artista originaria di Winchester lavorare in studio con l’ausilio di una band al completo.

Il contesto maggiormente professionale non ha stravolto la sua attitudine a innestare su strumenti tradizionali (chitarra acustica, banjo, fisarmonica) arrangiamenti briosi, particolarmente attenti agli elementi dinamici, e armonie vocali lievi ma al contempo decise; tuttavia, le canzoni di “Joined Sometimes Unjoined” tendono a discostarsi con una certa decisione da semplici canovacci di folk acustico, sviluppandone gli elementi in ballate oblique e trame melodiche variopinte.

Ritmiche decise e strutture oblique connotano molti dei brani, a partire dalle nervose iterazioni dell’iniziale “Cold Tap” fino allo scatenato piglio corale dell’imprevedibile “See My Boat” o di “Catch Up”, nella quale Rozi Plain torna a lasciare libero sfogo alla sua predilezione per ariosi arrangiamenti di fiati.
Anche nei passaggi più lineari si percepisce tuttavia un’accresciuta sicurezza interpretativa, che conduce tanto alle torsioni vocali di “Take It” (costruita su un accordo reiterato e un’ipnotica ambience di sottofondo) quando allo sbarazzino fischiettio di “Eating In Your Ears”.

Insomma, come altre ragazze folk con la chitarra, anche Rozi Plain pare essere cresciuta, tanto da atteggiarsi ormai a interprete sofisticata e quindi credibile per il mercato indie-folk inglese e non solo. Peccato soltanto che a tale rinnovata dimensione non corrisponda sempre appieno la spontaneità melodica necessaria per rendere le canzoni di “Joined Sometimes Unjoined” qualcosa di più che esercizi di variazioni sul tema del moderno folk inglese.


http://roziplain.co.uk/

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