PLINTH – Music For Smalls Lighthouse
(Clay Pipe Music, 2013)
Tre anni fa, alla conclusione della sua prima stagione di attività, Second Language pubblicava la sonorizzazione da parte di Michael Tanner della storia, tra reale e immaginario, del naufragio di due uomini del diciannovesimo secolo nella penisola gallese di St. Davids. Esaurita da tempo quell’edizione limitata, l’opera rivede oggi la luce in formato vinile, all’uopo rimasterizzata e rinnovata nell’artwork firmato da Frances Castle.
Non muta, ovviamente, il contenuto musicale del lavoro, incentrato da un lato su una combinazione tra field recordings e suoni catturati e dall’altro su un’ampia rassegna di strumenti acustici e organi antichi, insieme intesi a evocare atmosfere arcane, sospese e sottilmente inquietanti.
Le sei tracce di “Music For Smalls Lighthouse”, percorse da ricorrenti effetti di pioggia, vento, sciabordare d’onde e versi d’uccelli, creano così sospensioni temporali tenebrosi e solenni, attraverso dulcitone, vibrafono e organi a pompa di fine Ottocento, che creano atmosfere sbilenche, percorse soltanto da sparse note pianistiche, archi inquieti e dagli spettrali vocalizzi di Autumn Grieve.
Permane dunque intatta la magia sinistra dell’originario lavoro di Tanner, che nella nuova veste assume un’aura se possibile ancor più spettrale, grazie all’esile movimento dei solchi del vinile, ulteriore complemento a un suono che pare provenire da un altro tempo, da un’altra dimensione.