MATTEO UGGERI – Untitled Winter
(Scissor Tail, 2014)
Non è certo un mistero la sensibile percezione della natura sottostante alle creazioni sonore di Matteo Uggeri, né che il suo paesaggismo ambientale trovi florido terreno di ispirazione in contesti atmosferici invernali. Proprio all’inverno è infatti dedicata fin dal titolo la prima opera sulla lunga distanza, integralmente accreditata al compositore milanese, che pure vanta una copiosa discografia in qualità di polistrumentista degli Sparkle In Grey e di artefice di numerose collaborazioni.
Quello raccolto in “Untitled Winter” è tuttavia materiale risalente a circa un lustro addietro, al quale oggi viene data forma organica in dieci tracce che mantengono fede all’idea in continua trasformazione della materia sonora di Uggeri. Il lavoro appare così l’ideale narrazione di un viaggio, di un percorso colto nel momento stesso dei suoi singoli, quasi impercettibili, movimenti, dati da fonti auditive di frequente natura acusmatica e comunque tratte da field recordings, archi, fiati e pianoforte.
Ne risulta una varia galleria di composizioni di natura e durata eterogenea, dalla sinfonia ipnotica dell’iniziale compenetrazione atmosferica “We Are The Fog” (oltre dieci minuti) al cadenzato minimalismo pianistico di “Spiegel Ics Spiegel”, dalle tremule screziature elettro-acustiche di “Pillow Talk pt. II” e “Untitled I” alle ambientazioni cameristiche di “Zadar” e jazzy di “Solfeggio Nº 33”.
Eppure, il tutto appare connotato da un comune denominatore costituito dall’accurata giustapposizione di elementi e tecniche compositive da parte di Uggeri, che riesce a riassumere le matrici sonore prescelte in bozzetti atmosferici colti in tutta la loro magia fragile e fuggevole.
music won't save you 