BENJAMIN FINGER – The Bet
(Watery Starve, 2014)
Per Benjamin Finger come per pochi altri creatori di paesaggi sonori, la musica rappresenta solo uno dei tasselli di un più articolato puzzle di linguaggi espressivi.
Facendo leva sulla sua poliedrica sensibilità di regista e fotografo, l’artista norvegese ha trasposto in “The Bet” un’immaginifica narrazione nella quale la musica disegna letteralmente figure e suggestioni dai contorni tenebrosi e fantastici.
Attraverso tale composito approccio, Finger trascende il minimalismo neoclassico del precedente “Listen To My Nerves Hum” (2013) in enigmatiche meditazioni che coniugano elementi “concreti” con sciabordate ritmiche, field recordings e spettrali frammenti vocali, in una sequenza di misteriose vignette sonore.
(pubblicato su Rockerilla n. 406, giugno 2014)