VALISKA & ZENJUNGLE – A Changing Light
(Flaming Pines, 2014)
Quella che ha dato origine a “A Changing Light” non è solo una delle tante collaborazioni a distanza tra artisti sperimentali: è una triangolazione che copre quasi tutto l’orbe terracqueo, che vede per protagonisti il canadese Krzysztof Sujata (Valiska) e il greco Phil Gardelis (Zenjungle) e ha trovato ideale ospitalità discografica presso l’etichetta australiana Flaming Pines, amorevolmente curata dall’artista sperimentale Kate Carr.
Al di là dei riferimenti geografici, i ventisei minuti del lavoro, suddivisi in quattro tracce, sono connotati da una forte matrice (trans-)oceanica, frutto della traduzione in suono dell’ispirazione concettuale legata ad alcuni versi di Lawrence Ferlinghetti, contenuti in un componimento avente il medesimo titolo. Il pianoforte e i synth di Sujata si uniscono così ai filtraggi elettronici di fiati e chitarra di Gardelis per delineare una traversata nel mare di un suono mutevole e impervio.
Se infatti l’iniziale “Dérive” si apre con la quiete straniante di flutti che trasportano verso derive (appunto) in graduale increspamento, fino a raggiungere le frequenze distorte alle quali conduce altresì, in maniera anzi ancor più impetuosa, la marea montante di “Seawards”. In “Nightwinds” il tutto viene distillato in schegge di epica marinara, amplificate dal caratteristico impiego del sax da parte di Gardelis.
Solo il finale “Passage”, e brano più lungo del disco con i suoi otto minuti e mezzo, si apre a un’ascesi ambientale che corrisponde in una luminosa elevazione dalle onde, mentre quelle sonore continuano a espandersi nella dimensione liquida e assorbente creata da una collaborazione ai fini della quale le distanze oceaniche non hanno rappresentato un problema, bensì una fonte inesauribile di idee e suggestioni.
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