FEDERICO DURAND – Adormidera
(Dauw, 2014)
Le due tracce di oltre un quarto d’ora ciascuna che occupano i lati della cassetta in edizione limitata di “Adormidera” rappresentano uno spaccato sospeso tra sogno e realtà, elaborato da Federico Durand durante la scorsa primavera australe.
Con il consueto impiego di field recordings, l’artista argentino arricchisce la sua peculiare mappa di naturalismo sonoro, nell’occasione costituito non soltanto da registrazioni raccolte sul campo ma anche da echi di canti in bassa fedeltà reperiti sulla rete in seguito a una serie di suggestioni legate al rigoglio primaverile e all’attività bucolica.
Il brano che occupa il primo lato, “Niebla, montaña, pinos” presenta infatti distanti armonie vocali cristallizzate in un non-luogo atemporale, che nel nuovo contesto assumono la forma di rarefatte evocazioni d’altra montagna. Ancor più eterea è la title track del secondo lato, il cui pullulante universo sonoro pennella uno smarrimento negli umori della terra e nella contemplazione delle sue piccole magie, a una delle quali – il papavero – è dedicato il lavoro.
Opera in un certo senso “minore” rispetto ai recenti “La estrella dormida” ed “El estanque esmeralda”, “Adormidera” rappresenta comunque una pagina del catalogo sonoro di paesaggi naturali e specie arboree che Federico Durand continua instancabilmente ad arricchire con sensibilità e attenzione ai particolari.