AIDAN BAKER – The Sea Swells A Bit
(Ici d’Ailleurs/Mind Travels, 2015)
Tener dietro alle innumerevoli pubblicazioni di Aidan Baker non è operazione facile né scontata, soprattutto perché l’artista canadese, negli anni, ha disseminato le proprie opere su tante diverse etichette, spesso attraverso uscite in tiratura limitata. Una di queste, originariamente pubblicata dall’etichetta pugliese A Silent Place, viene opportunamente riproposta in vinile all’interno della serie Mind Travels della francese Ici D’Ailleurs: si tratta di “The Sea Swells A Bit”, lavoro originariamente risalente al 2006, nell’occasione ampliato con l’aggiunta di una lunga traccia dal vivo alle tre che formavano l’edizione originale e che da sole sfioravano già quasi l’ora di durata complessiva.
Oggi come allora, “The Sea Swells A Bit” incarna il profilo più morbido e dilatato delle sperimentazioni di Baker, incarnato da loop e riverberi modulati, interpolati con frammenti acustici di chitarra e flauto e sfumate cadenze di drum machine, che scandiscono in particolare i minuti vortici di “When Sailors Die”. Mentre la conclusiva “Davey Jones’ Locker” deviava verso una psichedelia spaziale, ricamata appunto dal flauto, i venti minuti della title track sublimavano in vapori tra i più impalpabili l’artista canadese abbia mai realizzato.
Non a caso, l’ampliata versione dal vivo che costituisce l’aggiunta della nuova edizione di “The Sea Swells A Bit” si trasforma in suite estatica, che culla in uno stato di trance liquida, placido opposto delle sperimentazioni rumorose di Baker, qui diluite in avvolgenti spire di emozionalità acustico-ambientale.
music won't save you 