MY HOME, SINKING – Sleet
(Self Released, 2015)
Fin dalla sua prima manifestazione sotto forma dell’omonimo album del 2013, My Home, Sinking ha rappresentato il punto di incontro di artisti dalle abilità e dai retroterra musicali molteplici.
A due anni da quello splendido lavoro, il progetto guidato da Enrico Coniglio torna a dare segni di sé, sotto forma di una breve cassetta, autoprodotta in un’edizione limitata. Cambiano, in parte, i compagni di viaggio dell’artista veneto negli otto brani di “Sleet”: a Katie English si aggiungono nell’occasione la cantante Natalia Drepina, Peter Gallo, Piero Bittolo Bon e Giovanni Natoli, grazie ai quali prende forma un ensemble orientato a un bilanciamento tra ricerca elettro-acustica ed esplicitazione di un linguaggio folk.
In appena ventisei minuti, “Sleet” dipana un contenuto narrativo dagli cinematici, attraverso un intreccio tra brevi sospensioni elettro-acustiche e sorprendenti schegge di un folk antico, sulle quali si costruiscono occasionalmente miniature di canzone dall’obliquo sapore sixties (in particolare la title track). La sensazione è confermata e anzi alimentata da ambientazioni strumentali cesellate con grande cura e delicatezza, che tuttavia non disperdono la sensibilità sperimentale di gran parte degli artisti coinvolti, riscontrabili nella dimensione evocativa che pervade il lavoro e nella stessa filigrana di calde note acustiche stillate tra cadenze jazzy, microsuoni pullulanti e suggestivi abbracci ambientali.
Non cessa di riservare sorprese, dunque, l’articolato universo sonoro di My Home, Sinking, collettivo aperto la cui esperienza rappresenta qualcosa di estremamente particolare, in un’ibridazione di storie e linguaggi espressivi tanto ambiziosa quanto coinvolgente da un punto di vista ulteriore rispetto a quello meramente intellettuale.
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