MIGUEL ISAZA – Tempiternidad
(Dragon’s Eye, 2015)
Dalla fugacità alla permanenza, in “Tempiternidad” il colombiano Miguel Isaza passa in rassegna cinque concetti filosofici legati al tempo, trasformandoli in altrettante tracce che designano, appunto, un ininterrotto flusso spazio-temporale.
Field recordings particellari e modulazioni di frequenze basse minutamente cesellate sono gli elementi costitutivi di composizioni che, al di là di un’apparenza statica, si rivelano in continua evoluzione.
Un’infinità di dettagli e screziature sonore percettibili al meglio soltanto in cuffia si condensano parimenti in brevi istantanee organiche e nel quarto d’ora della title track, evanescente elegia alla persistenza che suggella un’esperienza d’ascolto meditativa.