M. OSTERMEIER – Tiny Birds
(Home Normal, 2016)
A un anno dal suggestivo “Still“, per Marc Ostermeier è già tempo per proseguire il lavoro per sottrazione che ne ha spogliato l’elettro-acustica ambientale trasformandola in minimalismo neoclassico incentrato sul pianoforte.
È quest’ultimo il protagonista assoluto delle tredici miniature di “Tiny Birds”, accompagnato soltanto, in due occasioni, dal violino di Christoph Berg e da impercettibili risonanze ambientali, che definiscono appena l’asettico spazio sonoro nelle quali le note acustiche si librano in lenta sospensione.
Si direbbe che Ostermeier applichi l’approccio del suo lavoro di ricercatore biomolecolare anche ad armonie sempre più scheletriche, che definiscono contemplative meditazioni pianistiche.
(pubblicato su Rockerilla n. 386, aprile 2016)