LAURA CANNELL – Hunter Huntress Hawker
(Brawl, 2017)
Sono tutto fuorché astratte le sperimentazioni di Laura Cannell sul violino, per come già dispiegate nei suoi precedenti tre album, nei quali ha progressivamente esteso le sue solitarie improvvisazioni alla declinazione di una post-modernità cameristica.
Un anno dopo l’evocativo “Simultaneous Flight Movement“, eccola tornare con una nuove collezione di brani, compresi tra frammenti di durata inferiore al minuto e più estese sonate per modulate vibrazioni d’archi. La dimensione fisica nella quale entrambe hanno preso forma (una chiesa semidiroccata, una stalla) innerva le volute barocche del violino della Cannell, tangibilmente visionario.
(pubblicato su Rockerilla n. 447, novembre 2017)